Ci sono cibi magici che hanno il potere di farci viaggiare indietro nel tempo.Quando ero bambina trascorrevo spesso luglio e agosto nella casa al mare di mia nonna Nori. Era l’età delle giornate infinite: sveglia tardi, pranzo in terrazza con piatti quasi mai estivi e pomeriggi caldissimi, passati per metà in spiaggia e per l’altra metà in ostaggio di uno stuolo di ventilatori che tappezzavano casa Candiago-Collovini.
Facevo merenda con latte freddo e molti biscotti (la parola dieta ancora non faceva parte del mio vocabolario di futura adolescente), giocavo a parole crociate con mio nonno Mario e annusavo l’aria, costantemente carica dei profumi che hanno segnato la mia irrimediabile passione per la buona cucina.
A volte, d’estate, mia nonna Nori faceva la crema fritta. Una schiera di piatti pieni di crema stesa a raffredare in attesa di essere tuffata, poco a poco, in un padellone minaccioso di olio bollente. Raffreddare un poco. Divorare, brano a brano.
Ora che sono grande capisco cosa porta certe persone a sfidare la canicola per stare ore davanti a forni e fornelli anche quando il buonsenso suggerirebbe di infilare la testa nel freezer.
Signori, noi non siamo masochisti: siamo golosi. Siamo goderecci. Nelle nostre vene scorre il sangue del paese di Bengodi.
Tempo fa, durante una delle tappe dedicate al mio Veneto della rassegna gastronomica Per tutti i gusti – Il giro d’Italia a tavola, ho conosciuto due cuochi giovani, simpatici e molto bravi: Alberto Basso e Stefano Leonardi del ristorante 3quarti. Ho assaggiato la loro crema fritta, fatta davvero bene, e per un attimo sono tornata indietro nel tempo di un numero di anni vicino al 30 (aiuto).
Ecco la loro ricetta: ancora non l’ho riprodotta a casa ma è certificata 100% ottima!
ingredienti
80 g. di tuorli (circa 4)
165 g. di zucchero
15 g. di miele
165 g. di farina 00: + 10 g.
180 g. di panna fresca
850 g. di latte
1/2 cucchiaino di sale
la scorza grattugiata di 1 limone
pangrattato per impanare
Mettete in una casseruola tutti gli ingredienti, tranne i 10 g. di farina in più e il pangrattato che userete poi per impanare. Portate a ebollizione, mescolate per circa 7 minuti e aggiungete i 10 g. di farina rimasti, amalgamandoli energicamente con una frusta.
Versate il composto in un contenitore rettangolare e fatelo raffreddare completamente.
Tagliate la crema a quadrotti e impanatela con il pangrattato. Friggetela pochi pezzi per volta in olio di semi e servitela cosparsa di zucchero semolato.
La crema che vedete nella foto è stata servita con fragole e zenzero candito, insieme a un ottimo gelato di eucalipto.