Yogance con Tamara Levinson: movimento come terapia per il corpo e per l’anima

Yogance con Tamara Levinson: movimento come terapia per il corpo e per l’anima

Tamara Levinson è una che ha avuto mille vite e ancora non ha smesso di cambiare pelle.

È stata una campionessa olimpionica di ginnastica ritmica. Poi una ballerina e coreografa che ha danzato praticamente con chiunque, compresa Madonna. Nel frattempo è diventata un’artista a tutto tondo, impossibile da inquadrare.

Da qualche anno è diventata famosa anche su Instagram come Cuchira, la creatrice di Yogance.

 

 

A prima vista la sua è una tecnica che mixa – in modo molto originale – yoga e danza ma questa definizione non le rende pienamente giustizia: un workshop con Tamara è qualcosa di molto più viscerale. Ho praticato con lei durante le sue tappe milanesi, l’anno scorso e poco tempo fa. Ogni giornata è stato completamente diversa dalla precedente, come una specie di evoluzione continua.

 

Io l’ho vissuta così: come un’esperienza che sfugge alle definizioni.

 

Tamara preferisce definirsi una guida, più che un’insegnante. Una guida che accompagna le persone a trovare nel movimento una terapia, o quantomeno una forma di espressione personale e unica. Coerentemente, ora nel suo profilo Instagram ha sostituito il termine Yogance con Movement Therapy.

Movimento, del corpo e dell’anima. Senza paura che sia brutto, senza temere di non essere all’altezza. Senza giudizio e senza obiettivo, se non quello di essere. La bellezza nasce da qui.

La danza, comunque la si intenda, è fluire. Respiro con movimento, movimento con respiro.

 

 

Tamara mi ha insegnato che la forza motrice, la propulsione, il soffio vitale risiedono nel pube, centro del corpo: un’impostazione che per molti versi è vicina al pilates e ai bandha dello yoga, in particolare mulabandha e uddyana bandha.

Il respiro è profondo, completo, rumoroso, sonoro. Inspiro dal naso, espiro dalla bocca. Respiro dinamico, nel senso più profondo e completo del termine.

 

Il movimento asseconda e accompagna il respiro, così:

 

Senza respiro, il movimento si cristallizza e si spezza.

Se vuoi vedere Tamara in azione, qui puoi trovare un estratto del workshop di Milano dell’anno scorso. Se vuoi sperimentare qualcosa di più, qui puoi acquistare un bel po’ di lezioni online.

Certo, non sempre è possibile mettere in pratica il respiro sonoro (soprattutto in palestra, in pubblico…) ma l’intenzione, la direzione sono altrettanto utili. In compenso, il “trucchetto” del pube è invisibile ma cambia letteralmente l’intensità e la morbidezza del movimento, senza contare che aiuta a proteggere la schiena dal sovraccarico.

Ci sto lavorando quotidianamente e questo è il mio flow di qualche giorno fa: quando respiro, corpo e anima sono allineati, il movimento fluisce libero – e bello tamarro 😬

 

Grazie Cuchira, torna presto!

 

 

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